“G. Gasparrini” di Melfi e “Fondazione W Ale” insieme per la ricerca e cura

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°12, del 13 luglio 2013)

di Giuseppe Orlando

Melfi, 06 giugno 2013. Solidarietà, musica e gusto sono i principali ingredienti della Cena Buffet di fine anno organizzata dal Settore dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera dell’  Iis  “G. Gasparrini”.  Con la manifestazione “La Tua mano… per la ricerca” il “Gasparrini” ha promosso una raccolta fondi da devolvere a sostegno dei progetti e delle iniziative della Fondazione “Alessandra Bisceglia – W Ale” onlus per lo studio e la cura delle patologie vascolari del bambino. E’ stata rivisitata la consuetudine di concludere l’anno scolastico con un pranzo tra docenti e studenti. Gli alunni delle classi III del Settore alberghiero hanno preparato e servito piatti tipici del menù lucano nel Cortile delle Magnolie all’interno dell’edificio borbonico in via Leonardo da Vinci.

“Il nostro Istituto intende onorare il tradizionale momento di fine anno, caratterizzato da schietta convivialità – ha  sottolineato  il  Dirigente scolastico,  prof.  Michele  Masciale  –  È  una  cena di  fine anno, un appuntamento con gli studenti  e  con  le  famiglie,  è l’occasione  per  far  dialogare la scuola e la città. Promuoviamo una modalità di partecipazione che preveda l’accoglienza delle Istituzioni  e delle Associazioni attive nell’ambito territoriale extra–scolastico. In modo particolare volgiamo sostenere le attività della Fondazione Alessandra Bisceglia – W Ale” onlus, per compiere una scelta di solidarietà che possa determinare in modo permanente lo stile educativo della nostra scuola.”. Ha allietato la serata la musica dal vivo regalata del Coro Gospel “Young Chorus” e la Band “I Rigillo”. “L’iniziativa del “Gasparrini” si è rivelata un formidabile strumento di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche relative alle patologie vascolari del bambino – sottolinea Raffaella Restaino, Presidente Fondazione  W  Ale – I fondi raccolti ci consentiranno di offrire una assistenza più continuativa e capillare alle famiglie di bambini affetti da queste patologie, che appartengono alle malattie rare”.

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