L’esperienza del Comitato Scientifico

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°14, del 23 dcembre 2013)

di Cosmoferruccio De Stefano

Cari Amici,

quindi eccomi qui a parlare con voi di questi anni di attività come medico della Fondazione.

Negli ultimi anni della mia attività di primario ho assistito a un progressivo deterioramento della sanità, sempre più asservita a miopi dictat di amministratori decisi a trasformare la salute in un possibile sottoprodotto di regole di risparmio, imposte a individui irresponsabili, anacronisticamente decisi a far della salvezza dei malati il loro primo obiettivo.

 

Inserito tra voi per affetto, ho ritrovato nella Fondazione quella atmosfera di familiarità, di fiducia e di empatia,  quella meravigliosa miscela che unisce un medico ai “suoi” pazienti.

Non per nulla le nostre sedi si chiamano Stanze, dove è possibile ritrovare il calore e l’affetto di una casa.

Abbiamo iniziato a visitare a Venosa, successivamente a Roma e ormai le due sedi sono funzionanti e abbiamo un “patrimonio” di un centinaio di pazienti che si sono rivolti a noi per una terapia, una risposta tecnica o anche soltanto per un consiglio o un sostegno.

La convenzione con l’Ospedale S. Carlo di Potenza ci ha messo a disposizione una sede dove operare e sono già stati effettuati vari interventi.

La nostra attività scientifica si svolge in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con l’ILA (altra onlus che si interessa di patologie vascolari) e si muove in una ricerca, articolata in due anni, volta a conoscere il numero e la distribuzione geografica dei pazienti per poter meglio valutare le necessità di assistenza e, ove possibile, suggerire  al Sistema Sanitario più corrette strategie.

Sempre con gli stessi partners abbiamo proposto una nuova classificazione delle Anomalie Vascolari che speriamo sia accettata e adottata a livello internazionale.

Le parole  finali di queste righe, le più belle, sono rivolte all’attività del nostro staff di psicologi che assistono le famiglie con dedizione e costruiscono quella delicata sfera di comunicazione e legami che trasformano la attività degli specialisti in cura con la C maiuscola.

 

 

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