MY FAIR LADY in anteprima per la Fondazione

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°10, del 25 dicembra 2012)

di Marco Michelli

Martedì  11  dicembre, al  Teatro  Sistina  di Roma,  anteprima dello spettacolo “MY FAIR LADY”, per la regia di Massimo Piparo. La  serata d’apertura  del musical – in scena a Roma per oltre due mesi prima di girare l’Italia – è stata dedicata alla nostra Fondazione anche per ricordare i primi tre anni di vita.
“Con l’aiuto di tutti la Fondazione W Ale Onlus, sarà sempre più attiva sul campo per far sì che i sogni possano diventare realtà, che tanti individui – soprattutto bambini – possano restare meno soli  e le famiglie sentirsi  più unite in un unico applauso per ogni piccola, grande conquista”. Così Massimo Piparo, esprime la  sua  adesione  ai  progetti da lui generati in qualità di socio della Fondazione e amico di Alessandra.
La  scelta della celebre commedia musicale non è stata casuale: Ale amava il genere, le favole a lieto fine, come quella della fioraia ignorante protagonista della storia. Come lei, anche Ale coltivava un sogno  di  cambiamento, che “Svanissero  le  differenze tra  gli  individui,  tra  classe  e classe,  tra cosiddetti  “abili” e “meno  abili”.

È  possibile  che tanti possano realizzare i loro sogni, soprattutto i più piccoli e i malati, e l’applauso della serata è dedicato alle famiglie che soffrono  e soprattutto ai piccoli;  perché, come canta la fioraia, “A sognare che male c’è” chiosa Piparo.
L’obiettivo, è stato anche quello di raccogliere fondi per continuare a finanziare la ricerca sulle malattie vascolari che colpiscono  i bambini: e sono state tante le persone che hanno voluto essere presenti e sostenerci, a cominciare da Roberto Giacobbo ed Eleonora Daniele, soci della Fondazione che, prima dello spettacolo,  hanno presentato i risultati  raggiunti e introdotto gli obiettivi per i prossimi anni.
Il nostro grazie va innanzi tutto agli attori. In scena hanno reso possibile la serata destinando  il  loro  compenso;  e poi  grazie  a  tutti i  presenti (ed erano tanti) che hanno festeggiato con noi e speriamo siano desiderosi di seguirci nelle future iniziative.

 

 

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