Torneo solidale nel nome di Ale

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°22, del 18 dicembre 2015)

“Conoscere storie di vita significative come quelle di Alessandra Bisceglia ed avere positivi modelli di riferimento è per noi tutti importante. La solidarietà, l’amicizia, il rispetto per la vita propria e quella degli altri sono propri della Lnd e del nostro Comitato regionale che appoggia e plaude le società affiliate che s’impegnano anche su questi temi non limitando la propria azione all’attività agonistica”.

Con queste parole Gianluca Tartaglia, Consigliere del CRB, è intervenuto al torneo solidale organizzato dalla Scuola Calcio Real Lavello in favore della Fondazione W Ale che ha visto la partecipazione della Scuola Calcio Iorio di Melfi e quella di Aquilonia. Un triangolare, tenutosi presso il Palasport del Comune da uno, aperto da un filmato che ha raccontato la storia di Alessandra Bisceglia e dell’azione della omonima Fondazione che si occupa di ricerca scientifica, assistenza e cura ai pazienti affetti da anomalie vascolari congenite. “La scuola calcio Real Lavello – ha affermato il responsabile Vito Larocca – ha voluto fortemente questa iniziativa solidale per condividere con allievi e genitori, i valori che da sempre professa e che Alessandra, con la sua testimonianza di vita, portava avanti ovvero amicizia, famiglia, solidarietà, voglia di affrontare la vita e tutte le sue sfide con il sorriso sulle labbra. Educare e far riflettere i nostri ragazzi trasferendo loro un messaggio positivo e di speranza come quello della Fondazione W Ale, è importante così come raccogliere fondi in suo favore”. Soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa è stata espressa anche da Raffaella Restaino, Presidente della Fondazione e madre di Alessandra. “L’aver raccontato attraverso la storia di Ale quanto sia importante il valore della solidarietà a sostegno di chi vive un disagio e quanto sia importante il non lasciarsi abbattere dalle difficoltà della vita – ha affermato – rappresenta un importante momento di formazione di quelli che oggi sono bambini e uomini domani”.

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