La testimonianza di Giuditta

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°28, del 23 giugno 2017)

Salve, mi chiamo Giuditta, ho 29 anni, vivo in Puglia, sono affetta da una malformazione vascolare congenita al volto. Sin da piccola ho subito interventi per asportare una piccola parte della malformazione, in seguito la malattia ha iniziato a presentare nuove anomalie vascolari. Da qui, la ricerca di una soluzione al problema, con esiti negativi. Negli anni successivi, ho effettuato visite presso diversi chirurghi maxillo-facciali e fatto alcuni trattamenti di radiologia interventistica.

Nel 2015, dopo una ricerca su Internet, contatto un centro specializzato in angiodisplasie, qui i primi interventi laser, fino ad arrivare al 2016 all’intervento chirurgico, che purtroppo non si è rivelato essere la scelta più giusta. La MAV ha ripreso a crescere in fretta! Ma il destino ha voluto che successivamente conoscessi questa straordinaria e meravigliosa Fondazione. Tutto questo grazie all’aiuto di una cara amica di famiglia assistente sociale che ha fatto da tramite tra di noi. Il primo incontro con la Presidente, la Dott.ssa Raffaella Restaino, e il Presidente del Comitato Scientifico, il Prof. Cosmoferruccio De Stefano, è stato presso la “Stanza di Ale” di Venosa (PZ) il 22 ottobre 2016. Il primo impatto è stato molto positivo! Sono felice di essere entrata a far parte di questa Fondazione, un esempio di come umanità e professionalità possono convivere tranquillamente. Anche se il mio rapporto con la Fondazione W Ale è appena iniziato, sono qui a testimoniare tutto il lavoro, l’impegno, la dedizione, l’amore e la passione che tutti i collaboratori e i volontari mettono a disposizione ogni giorno, nel cercare di aiutare le persone affette da questa patologia rara. Ho iniziato un percorso di sostegno psicologico con loro, provando da subito un sentimento di stima e fiducia. Grazie alla generosità e sensibilità di questa Fondazione, finalmente posso dire di avere non solo un valido aiuto dal punto di vista medico, ma anche un sostegno morale, un importante aspetto per chi è affetto da una anomalia vascolare. Ritengo che la Fondazione promuova un messaggio importante: anche in presenza delle difficoltà che può dare una patologia come la mia, c’è sempre uno spiraglio di luce, che incoraggia a non arrendersi mai. Grazie di cuore di esserci.

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