(dal notiziario “W Ale Notizie” n°22, del 18 dicembre 2015)
di Carolina Sandulli
Mi chiamo Carolina, sono una studentessa del III anno di Giurisprudenza dell’Università Europea di Roma e da circa un mese sto svolgendo il volontariato previsto dalla mia Università presso la Fondazione W Ale Onlus.
All’inizio, non conoscendo la Fondazione e le sue attività, per me è stato entrare in un nuovo mondo. Ho saputo, quindi, che la Fondazione era stata costituita per onorare la memoria di Alessandra Bisceglia, una giornalista talentuosa e soprattutto coraggiosissima, che affetta fin dalla nascita da una malformazione vascolare gravissima e rara, ha portato avanti la sua battaglia per vivere una vita normale. Ho appreso che durante la sua breve vita è sempre stata un punto di riferimento per gli altri, per coloro i quali le si avvicinavano, per quelli che comprendevano la straordinarietà dell’ amicizia con una ragazza che aveva un grande entusiasmo, un forte desiderio di superare gli ostacoli che quotidianamente le si ponevano davanti. È stata così di esempio e stimolo per chi, pur sano nel fisico, non ha spesso la forza interiore e la voglia di mettersi in gioco, trovandosi, purtroppo, privo di motivazioni profonde. Il primo sentimento che ho provato avvicinandomi alla Onlus è stato quindi di commozione e di ammirazione per la storia di Alessandra. La Fondazione Alessandra Bisceglia ha ben precisi scopi di solidarietà sociale, per aiutare i bambini affetti da malformazioni vascolari nonché le loro famiglie. Per quanto mi riguarda, mi sento coinvolta nel mio attuale compito presso la Fondazione, mi gratifica sentirmi utile verso chi si trova nella difficile e dolorosa situazione che hanno vissuto Alessandra e i suoi cari. Grazie Alessandra, non ti ho conosciuta di persona, ma la forza della tua storia è entrata anche nel mio cuore.