La Fondazione in onda su Radio Potenza Centrale

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°20, del 1 luglio 2015)

di Afra Fanizzi

18 aprile, mattinata in radio per la Fondazione W Ale e la presidente Raffaella Restaino, protagonisti della trasmissione “Comunicare per cambiare” in onda su Radio Potenza Centrale. ll programma è stato dedicato ai progetti della Fondazione, a quello che è stato fatto e a quanto c’è ancora da realizzare.

Hanno preso parte alla trasmissione il sottosegretario al ministero della Sanità, Vito De Filippo e l’ex capo ufficio stampa del ministero della Sanità Fausto Taverniti. Hanno condotto in studio i giornalisti Giuseppe Postiglione, Virginia Cortese e Walter De Stradis. Nella prima parte della trasmissione grande spazio è stato dedicato alla Fondazione Alessandra Bisceglia, presentata dalla sua nascita nel 2009 ad oggi. La presidente Restaino, ha spiegato quanto negli anni WAle sia diventata un punto di riferimento per molte famiglie e per chi entra in contatto con malattie rare, che spesso non vengono nemmeno riconosciute dal sistema sanitario italiano. In particolare la discussione si è incentrata sulla creazione di un polo al sud che dia risposte a chi soffre di malattie rare e ai familiari dei pazienti. “Ho curato con il ministero l’aggiornamento del registro delle malattie rare, un passo, seppur piccolo, si muove nella direzione di costruire un’organizzazione di reti a livello regionale, nazionale ed europeo che permetta di dare risposte e assistenza al malato ovunque si trovi”, ha spiegato De Filippo. Oltre al lavoro istituzionale, fondamentale per portare avanti la Fondazione e creare una rete di contatti, serve una buona comunicazione. Fausto Taverniti ha illustrato come negli anni, troppo spesso abbia fatto notizia solo la cattiva sanità. “Ricordo riunioni di redazione in cui ci veniva chiesto quale caso di malasanità ci fosse, dimenticando che, invece, deve far notizia anche la buona sanità”, ha detto Taverniti spiegando così un riequilibrio dell’informazione portato avanti quando lavorava al ministero della Salute. La presenza della Fondazione al programma radiofonico ha fornito spunti per riflettere su quanto deve essere fatto e sul modo migliore per farlo in costante sinergia con il mondo istituzionale senza dimenticare l’importanza di farsi conoscere e mostrare il proprio lavoro.

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