New trends e tecnologie innovative nella riabilitazione delle amputazioni dell’arto superiore

Dal convegno: “Affrontare le anomalie vascolari: ieri-oggi-domani”

di Federica Bressi

La sessione è proseguita con l’intervento di Federica Bressi, professore ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa al Campus Bio-Medico di Roma, che ha parlato “dell’utilizzo della tecnologia nella riabilitazione dell’arto superiore, in particolare nelle patologie neurologiche”.  “Potrebbe far strano – ha detto – pensare alla riabilitazione anche nell’ambito delle anomalie vascolari, ma la nostra è una branca trasversale, che abbraccia tutta la medicina, dall’ambito del benessere a quello oncologico o dell’amputazione. Nel nostro laboratorio, che condividiamo con ingegneri, neurologi e ortopedici, abbiamo alcune macchine che utilizziamo per la riabilitazione, come gli esoscheletri, o altre che portiamo anche a domicilio per la riabilitazione dell’arto superiore. Il problema delle amputazioni è senz’altro frequente negli Usa, ma anche in Italia. Si parla di 3600 casi all’anno, in particolare della mano. Si tratta di qualcosa di veramente devastante per i pazienti, per la famiglia, con gravi implicazioni anche in ambito sociale. La novità è che c’è stato un cambiamento nella gestione di questo tipo di problematica: oggi la protesi si integra sempre più con il sistema senso motorio del paziente. Parleremo pertanto di TMR e Regenerative Peripheral Nerve Interface, in combinazione con protesi più moderne e all’avanguardia, che permettono una serie di gradi di libertà del paziente, ma anche di eseguire delle azioni nella vita quotidiana che prima erano impensabili. 

Per vedere il video integrale dell’intervento della professoressa Bressi, basta cliccare sul link sotto:

https://youtu.be/yenOLaTczRU

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