Alessandra amava la vita. Cerimonia di intitolazione della Biblioteca del Liceo Classico di Lavello ad Alessandra Bisceglia

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°20, del 1 luglio 2015)

di Angelica Carretta e Chiara Caprioli

Alessandra amava la vita, questo traspare dalle sue parole: sapeva scorgere la felicità anche dietro la malinconia, che talvolta l’assaliva (come assale tutti), ma da cui lei sapeva sempre emergere con un sorriso. Probabilmente avrebbe potuto scoraggiarsi più di altri, ma non l’ha mai fatto, perché lottava ogni giorno affinché la sua vita non passasse invano, ma di lei rimanesse un segno indelebile.

Oggi possiamo dire che Ale ce l’ha fatta! ALESSANDRA, LA FORZA DI UN SORRISO: questo il titolo del libro che raccoglie articoli, servizi, progetti, testimonianze di amici e parenti e di persone che l’- hanno conosciuta nel mondo del lavoro, perfetto per dipingere il ritratto di una ragazza che, nonostante tante difficoltà, è riuscita a realizzare i suoi sogni. È proprio il sorriso di Alessandra, sempre impresso sul suo volto, a rappresentare l’emblema della tenacia, della forza di volontà, della determinazione e della costanza, nonché splendido esempio per chiunque abbia lottato, lotti e lotterà per raggiungere i propri obiettivi, senza lasciarsi fermare dalle barriere, architettoniche e non… Ecco, dunque, che la scelta di intitolare la Biblioteca d’Istituto del nostro Liceo ad una figura così significativa per la società tutta risulta perfettamente coerente con un luogo come la Scuola, dove si educano i giovani a far sbocciare i propri sogni, a prefiggersi degli obiettivi, e dove si forniscono loro i mezzi per realizzarli, senza che temano le inevitabili difficoltà che ciò comporta. L’esperienza di Alessandra ci insegna che l’impegno ed il merito ripagano in ogni situazione e ciò rappresenta un monito importante per tutti noi giovani, in un mondo dove è facile incontrare degli ostacoli e quindi scoraggiarsi. Nonostante tutto, Alessandra è riuscita ad affermarsi in uno dei campi lavorativi più difficili e selettivi, quale l’ambiente giornalistico, a cui molti giovani aspirano, senza tuttavia riuscire ad entrarvi. I passi di Alessandra su questa terra sono stati leggeri, ma non per questo non ci hanno trasmesso un messaggio gravido di significato e non hanno lasciato l’orma che testimonia il loro passaggio.

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