Le anomalie vascolari e la ricerca

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°2, del 25 dicembre 2010)

Le anomalie vascolari e la ricerca

Quando si parla di anomalie vascolari si affronta un mondo complesso, dalle moltissime sfaccettature, dove i pazienti e spesso anche i medici si muovono con difficoltà ed è altissimo il rischio di valutare in maniera errata la patologia con la possibilità di trattamenti non corretti che, nel tempo, possono causare risultati disastrosi.

 

Il problema è legato alla mancanza di una nomenclatura universalmente accettata ed al permanere di termini che descrivono le lesioni piuttosto che classificarle.

Da qui l’abuso del termine angioma con cui ancora oggi si tende ad etichettare ogni alterazione cutanea che si presenti con una colorazione dal rosso al bluastro.

In realtà le anomalie vascolari possono essere divise in due grandi famiglie quella degli angiomi e quella delle malformazioni vascolari.

Nel primo caso ci si trova di fronte a formazioni in accrescimento più o meno tumultuoso alla nascita, dovute a proliferazione cellulare di tessuto endoteliale mentre, nel secondo, la responsabilità della malattia è legata all’intrinseco alterato modello di crescita delle strutture vascolari.

Presso l’Università di Tor Vergata è stato istituito un Dottorato di Ricerca per preparare medici con specifica conoscenza della patologia e relativa capacità di assistenza.

Nello stesso ambito sarà promossa la ricerca scientifica mirante a trovare nuove soluzioni terapeutiche che possano essere messe a disposizione dei malati sia nelle nostre “Stanze di Ale”, sia sul sito della Fondazione dove daremo periodicamente notizia della progressione degli studi.

Prof. Cosmoferruccio De Stefano
Presidente Comitato Scientifico

 

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